La Sindone Svelata
e i quaranta sudari

Un’Indagine che abbina la ricerca archivistica e storiografica alla rivisitazione dei luoghi in cui fiorì il culto dei Sudari e delle Sindoni di Gesù.


Perché un nuovo libro sulla Sindone?
Il Santo Sudario di Torino è un bellissimo e antichissimo oggetto, da conservare e studiare con la massima attenzione e cautela; ma non ha nulla di misterioso. Conosciamo molto su di esso. Qualcosa ancora s’ignora, ma non rimane libero nessuno spazio per miracoli e soprannaturale. Esso non è unico nel suo genere,. Come molti credono: numerosi oggetti analoghi con analoghe pretese di autenticità sono esistiti nel tempo e alcuni ancora sopravvivono. Chiariamo subito che con la parola “sudario” si intendono due diverse categorie di oggetti. Nel significato più antico la parola indicava un panno per detergere il sudore, cioè stava per fazzoletto o asciugamano. In seguito nella lingua italiana è passato ad indicare un telo funebre, e in quest’ultimo caso “sudario” o “sindone” sono sinonimi. Noi proveremo ad occuparci di entrambe le categorie. La datazione del tessuto di Torino, ottenuta di recente con il metodo del C14, che fornisce la data di morte delle piante con cui il tessuto è stato prodotto ci ha indicato il periodo compreso tra il 1260 e il 1390: non è stata una sorpresa. Il sudario di Torino è nato nel 1355 o poco prima, L’ha creato un artista della Champagne, del quale ci è stato taciuto il nome. Questa però non si può considerare una scoperta recente: già nel 1821-22 uno studioso francese, Jacques Auguse Simon Collin De Plance, tratteggiò in maniera abbastanza completa la storia del Santo Sudario di Torino, nel terzo volume del suo repertorio delle reliquie… In questo libro si vuole in primo luogo ricordare che quello di Torino è uno dei tanti sudari, tutti autentici e certificati da opere di studiosi, Secondo noi si può comprendere la storia e la peculiarità del Sudario di Torino solo inquadrandolo nel contesto del culto delle reliquie nell’antichità e nel Medioevo e in particolare delle reliquie della passione di Gesù.
Casa Editrice Donnino Gaetano Ciccone – Carmela Sturmann Ciccone 17x24 203 pagine

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